Dalla frequenza cortex della ex Xinshou Fatiha Nassar:
Fottetevi tutti quanti, tu no però Reeds. Tu sopravvivi e cerca d'essere libero, io ho seguito il tuo consiglio e scappo via come un coniglio ma veloce come una lepre. A tutti è data una seconda possibilità, e pure una terza e una quarta perchè Allah è grande. Allah Akbar Reeds, a Mashhad c'è qualcuno che ti vuole bene.
Salam 'alaik.
Lui è allo Skyplex e c'è un strana concatenazione di eventi tra il messaggio che riceve sul pad e la conversazione che sta avendo in quel momento: qualcosa che gli fa pensare riguardo al Dio a cui Fatiha Nassar si è aggrappata: decidendo per il velo, decidendo di bere aranciata colorata e sintetica su ogni maledetto locale di Horyzon o Skyplex, decidendo di essere integra come solo le persone di fede - che hanno scelto, di essere di fede, sanno essere. Noah Reeds non è mai stato di fede e non c'è niente che possa far sperare che il barlume di un timorato di Dio lo colga in quel momento. Ficca il c-pad in tasca e rimane di fronte a Percival Soo in silenzio. Ed è Percival Soo, nei suoi fieri pochi anni, che gli ha detto:
« Death just happens to people. Like everything else. »
E qualcosa dentro di lui si è mosso, spingendolo a formulare un molle:
« Like becoming free in a heartbeat, if you want to. »
If you know where you're aiming.
Also aiming wrong, sooner or later you got right to hit the target.
Quando svicola fuori dal casinò di Hall Point, lui non è che un'ombra mangiata dalle conversazioni interrotte, dalla fede che non ha, dai messaggi di Fatiha Nassar che corre come una lepre lontana da tutto quello che l'ha incatenata ad una vita che non voleva fare: ancora abbastanza fuori fuoco da essere lontano dal centrare il bersaglio, ma per la prima volta con nelle viscere la certezza che prima o poi da qualche parte si arriva.
La Nassar riceverà un messaggio molo tardi, uno di quelli che ad un certo punto non ti aspetti arrivino:
Dal primo momento che ti ho sentita dirlo, ho sempre detestato dal profondo sentirti dire: Allah è grande. Per me Dio non è nulla ma mi ricorderò sempre delle tue filastrocche sulla mia schiena e delle prugne che abbiamo mangiato quella mattina. Allah è grande, probabilmente, ma non è grazie a lui che io quelle cose le amerò per sempre.
Alaik' salam a te, Nassar.